Storie d’amore e racconti sentimentali, tutte le forme di racconti erotici

I romanzi erotici, noti anche come romanzi d’amore o romanzi sentimentali, sono un genere letterario molto popolare che si concentra sulla storia d’amore come elemento centrale della trama. Questi libri sono solitamente scritti per un pubblico femminile e presentano relazioni romantiche, emozioni intense e finali felici.

I romanzi erotici possono essere ambientati in diversi contesti, come l’epoca contemporanea, il passato storico o persino in ambientazioni fantasy o paranormali. Le storie possono variare dal romantico all’ erotico, a seconda del sottogenere specifico.

Ecco alcuni esempi di autrici famose nel genere dei romanzi rosa:

1. Nora Roberts – Ha scritto numerosi romanzi rosa di successo, spesso con una miscela di suspense romantica o elementi sovrannaturali.

2. Danielle Steel – È una delle autrici più prolifiche nel genere e i suoi romanzi affrontano spesso temi come l’amore, la famiglia e la forza interiore.

3. Nicholas Sparks – Le sue storie d’amore spesso commoventi sono diventate molto popolari, con romanzi come “Le pagine della nostra vita” e “Lo scoglio delle sirene” che sono stati adattati in film.

4. Jane Austen – Anche se Austen ha scritto nel XIX secolo, i suoi romanzi, come “Orgoglio e pregiudizio” e “Ragione e sentimento”, sono ancora amati oggi per le loro storie d’amore coinvolgenti.

5. Susan Elizabeth Phillips – È nota per i suoi romanzi rosa contemporanei che combinano humor, amore e situazioni eccentriche.

Ovviamente, ci sono molte altre autrici che hanno contribuito al genere dei romanzi rosa. Questi libri offrono spesso una fuga romantica e possono essere un’ottima lettura per chi ama le storie d’amore ed di sesso.

Potete trovare numerosi racconti erotici tratti da famosi romanzi rosa e storie erotiche per adulti su Erotika.

“Mother-in-law”… o mother in love? – Il ritorno delle suocere

“Madri per legge”, così vengono definite le suocere nei paesi anglosassoni. Ora, dalle nostre reminiscenze giovanili, ci pare di ricordare che le signore suocere non fossero tanto gradite, neppure in terra straniera. In Italia, poi, la suocera era la nemica per antonomasia dei poveri maritini… ma le cose cambiano.

Eppure sembra evidente che, nell’immaginario erotico collettivo, le “vecchie” signore stiano scalando un posto di rilievo, soprattutto nelle fantasie goderecce del genero di turno. Basta leggere un qualsiasi sito di racconti erotici per leggere le fantasie e non solo dei maritini di turno. Sarà che le donne sono oggi più belle e appetitose a qualsiasi età, sarà che pur di trasgredire l’uomo si aggrappa a ogni nuova pulsione del suo membro mai sazio, ma una cosa è certa: oggi le mogli non possono fidarsi più nemmeno della “mammina”.
Una volta il pericolo veniva dalle migliori amiche, dalle cugine e, raramente, dalle sorelle, oggi la rosa delle cornificatrici si allarga persino alle proprie mamme!

Ma, le suocere, non erano quelle anziane signore che hanno raggiunto la pace dei sensi? Col cacchio! Oggi la suocera tipo è quasi sempre single, dalla cinquantina in su, economicamente indipendente e… ottima smanettatrice su PC e dispositivi. L’accesso agevole ai siti porno sembra abbia risvegliato potentemente la loro libido. Hanno riscoperto così il sesso, e si sono fatte anche una bella cultura sulle trasgressioni. Hanno riscoperto la masturbazione e, infine, la menopausa le rende “calde” e di umore variabile.

Il genero che sogna di scoparsi la suocera è, in genere, il tipo di marito più tranquillo e casereccio, un po’ pantofolaio, magari con la pancetta. La menopausa e l’eccitazione tardiva della suocera sono per lui un piatto succulento; la moglie spesso lavora, mentre di sesso poco se ne parla. Ma non è così con la bella suocera: nessuna pillole, né contraccettivi, profilattici addio e il coitus interruptus solo una noiosa schiavitù del passato… insomma il sesso con la moglie ormai è più un dovere che un piacere.
Invece la suocera? Lei è morbida, accogliente, disponibile, e grazie alla menopausa, diventa il paradiso del “pisello”. Non rompe, non ci sono rischi e non può essere gelosa.

Altro che scopamica!

Tutto quello che avreste voluto sapere sulle cassette di sicurezza

Dove conservare i preziosi gioielli della nonna o gli splendidi orecchini di diamanti che indossiamo solo per le occasioni speciali? Le casseforti sono sicure oppure ci espongono al rischio di ritrovarci beffati dai moderni ladri tecnologici che ricorrono a tecniche all’avanguardia per decodificare abilmente le combinazioni di sofisticate e costose casseforti?
Bisogna poi mettere in conto anche l’eventualità che si verifichino incendi o calamità che difficilmente potrebbero mettere a rischio i blindatissimi caveau dove si trovano le cassette di sicurezza, una ragione in più per scegliere di affidare i propri oggetti preziosi alle banche che offrono questo servizio.
Una cassetta di sicurezza consente anche di conservare documenti molto importanti sottraendoli, in tal modo a occhi indiscreti, in alcuni casi, i clienti decidono di dare mandato ai propri legali di accedere alle cassette, nel caso in cui si renda necessario prendere visione dei predetti documenti.

Quali devono essere le dimensioni?

Non ci sono regole fisse che valgono in tutti i casi, la scelta di una cassetta di sicurezza non può essere standard, ma deve rispondere alle esigenze delle diverse fasce di utenza. Le dimensioni devono essere tali da contenere gioielli, banconote e documenti di vario tipo. Una volta che si decide di aprire una cassetta di sicurezza è bene considerare tutte le possibilità, mettendo in conto anche l’eventualità di dover riporre oggetti di dimensioni maggiori rispetto ai soliti gioielli. Di solito, le banche offrono la possibilità di scegliere tra svariati modelli di box di formato diverso, alcuni sono simili a capienti casseforti.

Scegliere la banca giusta

Sfatiamo i soliti luoghi comuni che imperversano anche sul web, aprire una cassetta di sicurezza non è un azzardo e neanche una spesa inutile, come molti credono, anzi in alcuni casi diventa un vero e proprio investimento. Alcune banche, infatti, possono anche concedere gratis una cassetta di sicurezza ai nuovi correntisti, in altri casi, invece, il noleggio prevede il pagamento di un affitto mensile che varia in base ai servizi offerti.

Una chiave per porsi al riparo da occhi indiscreti

Una cassetta di sicurezza non rappresenta, come molti erroneamente ritengono, un modo per sottrarsi ai controlli fiscali, perché nulla sfugge agli inquirenti, nel caso in cui ci sia il sospetto di operazioni illecite. Le cassette di sicurezza non sono, in conclusione, un escamotage per legittimare tentativi di frode fiscale, ma un mezzo per conservare nella più totale tranquillità quei beni materiali che, nella maggior parte dei casi, rivestono anche un insostituibile valore affettivo.

Considerazioni

Alcuni pensano che le cassette bancarie rappresentino un paradiso nei confronti di polizia o guardia di finanza. In realtà, i beni conservati in questi posti possono essere visionati dagli inquirenti come qualsiasi altro conto bancario o proprietà, infatti, su richiesta gli investigatori posso richiedere l’apertura cassetta di sicurezza. Una volta che la banca noleggia la cassetta di sicurezza, non conserva alcuna chiave. Nel caso in cui il cliente la perda, la maggior parte delle banche richiede un pagamento per la sostituzione della serratura. Anche se i furti alle banche sono più comuni alla TV che non nella vita vera, è comunque possibile che le cassette di sicurezza siano soggette a furto, incendio, allagamenti e altri danni.

Il web designer: l’architetto del web

L’avvento del web ha segnato la nascita di nuove professioni che richiedono, però, il possesso di competenze consolidate che rappresentano il punto d’arrivo di una lunga e seria preparazione teorica e un apprendistato pratico finalizzato all’acquisizione dell’esperienza necessaria per garantire ai propri clienti il meglio che si possa avere sul mercato.

Chi è il web designer? Una nuova figura legata in modo indissolubile al web che progetta per il World wide web in modo tale da realizzare un sito adatto a soddisfare tutte le esigenze dei committenti. Chi vuole farsi strada nel mondo affascinante dei web designer deve costruirsi la sua professionalità, con grande umiltà e impegno, per poter offrire la garanzia di affidabilità che rappresenta un ottimo biglietto da visita.

Come realizzare un sito web degno di questo nome?

Creare un sito web non è certamente facile, perché bisogna realizzare un prodotto finale facilmente fruibile e accessibile anche a quanti non hanno competenze specifiche di informatica. Un buon web designer non prescindere dal budget che gli consente di prevedere tutte le spese necessarie da affrontare in rapporto alle risorse disponibili. La nascita di un sito web è frutto di un’interazione tra diverse figure, per cui non di rado si configura come lavoro di squadra che diventa espressione di una collaborazione finalizzata al raggiungimento di un risultato perfetto. Il web designer deve codificare una sorta di bozza creata in codice, grazie al graphic designer che ha il compito di progettare l’interfaccia. Una volta creato, il sito web, per diventare un centro virtuale di aggregazione sociale o una piattaforma che facilità gli scambi economici, deve essere adeguatamente pubblicizzato e si deve fare il posizionamento sui motori di ricerca, per poter catalizzare l’attenzione di navigatori potenzialmente interessati a interagire con gli utenti del web. Per questo motivo il web marketing ha una funzione importantissima, perché deve pubblicizzare il contenuto del sito, proiettandolo nel complesso circuito delle relazioni via web.

Quali devono essere le competenze del web designer?

Il web designer non può avere conoscenze teoriche superficiali e approssimative,ma deve avere dimestichezza con i linguaggi di markup come HTML, CSS, HTML5, CSS3 e naturalmente i noti Javascript e jQuery. Si leggono spesso queste sigle, ma per i profani del registro settoriale informatico, non hanno molto significato, proprio perché fanno riferimento a complessi processi di codificazione che richiedono conoscenze dei vari linguaggi e capacità di combinare in modo armonico diversi elementi. Il web designer deve discernere in base alle diverse situazioni, individuando i software da utilizzare come gli editor web e i fogli di stile.
Il web designer è, dunque, non solo un architetto del web che progetta le singole fasi della creazione della sua perfetta creatura virtuale, ovvero un nuovo sito, ma un mediatore tra mondo virtuale e reale che predispone tutte le condizioni necessarie per un’interazione soddisfacente e produttiva.

Quale web designer scegliere per creare il tuo sito web ?

Se hai in mente di realizzare un sito web, ti consigliamo caldamente di non sottovalutare questo lavoro, perchè la messa online di un sito web di successo è e rimane un lavoro che deve essere eseguito con professionalità e non in maniera amatoriale. Non cadere nella rete di chi ti dice realizziamo il tuo sito con 99 euro all’anno, perchè ne pagherai le conseguenze ! Affida a personale qualificato questo lavoro !

Ti suggeriamo di fare una ricerca su Google digitando le parole “web agency” e sostituisci nella ricerca Genova con il nome della tua città, troverai sicuramente innumerevoli ditte affidabilissime che ti sapranno assistere passo passo nella messa a punto del tuo sito web !

Dal selfie al porno amatoriale: la trasgressione passa per la rete

La moda dei selfie, nata qualche anno fa, sembra vivere una continua e progressiva espansione: sono sempre di più i giovani che condividono scatti che li ritraggono in momenti quotidiani, come il pranzo, la cena, lo shopping o i pomeriggi con gli amici.

Il selfie unisce quel pizzico di esibizionismo alla voglia di ricevere commenti ed approvazione da parte dei coetanei, un comportamento tipico di tutte le generazioni, che oggi viene estremizzato per via della rete e dei social network.

Il profilo Facebook, Tumblr o Instagram, infatti, è una sorta di biglietto da visita con cui ci presentiamo al mondo, ed è per questo che i giovani impiegano tantissimo tempo nel curare la propria immagine virtuale, anche a costo di renderla artefatta.

Il fotoritocco, i filtri, i trucchi per mascherare piccoli e grandi difetti fisici sono ormai alla portata di tutti: basta cercare sul web, per trovare centinaia di siti che offrono consigli per venire bene in foto o per nascondere i chili di troppo.

Certo, quando quella del selfie diventa una mania, è segno che qualcosa non va: come sottolineano gli esperti, condividere di continuo scatti ed informazioni personali, può mettere in luce una certa insicurezza o, comunque, problemi di tipo psicologico.

Nei casi più gravi, i ragazzi creano un vero e proprio alter-ego virtuale, che ha poco a che vedere con la propria vita: i giovani tendono a mostrarsi più ricchi, più belli e, in generale, socialmente più accettati di quanto non siano in realtà.

Altrettanto significativo è il comportamento di alcune ragazze che, nel tentativo di attirare le attenzioni dei coetanei, pubblicano contenuti sempre più intimi ed espliciti: dalla foto in bikini allo scatto in lingerie, in fondo, il passaggio è breve.

Per di più, dedicare troppo tempo alla creazione di un’immagine virtuale di successo, può far perdere di vista gli obiettivi quotidiani: non è un caso, ad esempio, che i fanatici del selfie finiscono per tralasciare lo studio, le amicizie e gli hobby.

Si tratta di una generazione – secondo il parere degli esperti – che dà più valore al successo del profilo in rete, ai like su una foto o al numero di contatti in rubrica, mettendo da parte i risultati scolastici, il lavoro, lo sport o altre attività.

Il selfie, poi, nelle sue forme più estreme, denota un certo esibizionismo, un fenomeno che porta gli adolescenti a condividere materiale sempre più ‘piccante’, nel tentativo di coinvolgere il pubblico ed ottenere visibilità.

I ragazzi si mostrano in forma, curati nell’aspetto, apprezzati dall’altro sesso e, in una sola parola, ‘vincenti’, mentre le ragazze tendono a giocare con il trucco, con le scollature e con gli atteggiamenti ammiccanti, catturando l’attenzione anche degli adulti.

Insomma, si instaura un gioco per certi versi pericoloso, ma anche parecchio coinvolgente e stuzzicante, fatto di scatti privati, commenti, chat, sesso e video amatoriali: non è un caso che il mondo del porno amatoriale riscuota sempre più successo tra i giovanissimi.

In conclusione, la provocazione, al giorno d’oggi, si è definitivamente spostata sulla rete, con conseguenze spesso imprevedibili: il fenomeno non accenna a diminuire, basti pensare ai numerosi siti web che offrono contenuti del genere, accontentando anche i gusti più particolari, e che si moltiplicano in maniera esponenziale, coinvolgendo un pubblico sempre più vasto e variegato, che comprende ormai uomini, donne e coppie di tutte le età.

Giovani e porno gay: le confessioni di quattro ragazzi

I giovani amano il porno: esistono decine di studi e indagini che dimostrano come i ragazzi, adolescenti o universitari, siano tra i più assidui frequentatori dei numerosi siti hot. Tutto ciò, ormai, è abbastanza accettato, soprattutto tra la popolazione giovanile. Ma cosa succede quando i filmati sono a sfondo gay? Ecco le testimonianze di quattro ragazzi.

Ho scoperto il mondo del porno a sedici anni, grazie ad un amico più grande. È stata come una rivelazione: centinaia di filmati di ogni genere. Con il passare del tempo, però, ho capito di essere attratto dai video per uomini gay, in particolare dalle scene con ragazzi di colore. Per me tutto questo non costituisce un problema, ma non posso parlarne con gli amici e con la mia fidanzata, perchè penserebbero che sono omosessuale – e la cosa in Italia non è ancora molto accettata! Così tengo nascosta la mia ‘passione’, che poi non è altro che semplice curiosità!” – Marco, 19 anni.

I video porno che preferisco? Sono i video gay biondi. Ogni tanto guardo anche video con coppie, ma la mia prima scelta resta il ‘mondo gay’. Non ci vedo nulla di male, è un modo per stimolare la mia curiosità e guardare qualcosa che difficilmente potrei sperimentare nella vita reale. I miei genitori hanno scoperto questo mio ‘segreto’, ma sono stati tranquilli e comprensivi, parlandomi più che altro dei pericoli della rete, e lasciandomi un’immensa libertà!” – Luca, 21 anni.

Ho sempre guardato parecchi video porno, ma solo di recente ho scoperto il porno gay: è stata una rivelazione. Con gli amici non è facile condividere questo particolare piacere, così trascorro alcune ore al giorno da solo nella mia camera. Al contrario, la mia ragazza si è dimostrata di vedute ampie, e ha accettato di gaurdarne alcuni: è eccitante questo rapporto di complicità, ha decisamente migliorato la nostra vita di coppia!” – Alberto, 18 anni.

I porno gay sono la mia scoperta più recente, e da allora guardo quasi solo quelli. È una forma di trasgressione, ma anche un modo per sperimentare desideri e piaceri diversi, anche perchè si trova davvero di tutto. I filmati che preferisco sono quelli con orge gay: è una mia particolare fantasia, che spero di mettere in pratica al più presto!” – Dario, 20 anni.

Insomma, come si evince, ormai guardare video porno gay è diventato un passatempo frequente, e non solo tra gli omosessuali. Sperimentare piaceri diversi, infatti, rafforza la complicità e aumenta la passione all’interno di una coppia. I pregiudizi appartengono al passato!

Perhè gli uomini guardano il porno?

Scoprire che il proprio compagno ha una passione per foto hot e porno gratis in generale, può essere un duro colpo. Molte donne, infatti, si sentono ‘tradite’ o offese da simili comportamenti, non capendo che si tratta di una normale attrazione verso ciò che è nuovo e diverso, anche in campo sessuale.

Esiste un gran numero di uomini, non necessariamente omosessuali, che guarda abitualmente filmati porno gay, video amatoriali di coppie o altro ancora, ma ciò non significa che vogliano davvero realizzare le loro fantasie. Tutto ciò, lo dice anche la psicologia, è assolutamente normale, ed anzi salutare per la propria soddisfazione in campo sessuale: la voglia di sperimentare, di uscire dall’ordinario, aiuta a spezzare la monotonia e a scacciare la noia, tenendo alto il desiderio.

Ecco perchè gli esperti sostengono che guardare in coppia dei video porno italiani può aiutare a rafforzare il senso di complicità: gli uomini, infatti, se non trovano una ‘complice’ nella propria partner, finiscono a volte per annoiarsi e cercare stimoli altrove. Al contrario, le coppie che affrontano la sessualità in modo aperto e diretto, anche con l’aiuto di filmati che ritraggono situazioni ‘estreme’, fuori dall’ordinario, come il sadomaso, il bondage video di orge, tendono a durare di più e ad avere minori problemi di tradimenti!

Il punto, dunque, è che non bisogna affatto colpevolizzare gli uomini che ricercano ‘piaceri diversi’, perchè ciò è semplicemente un segnale: nella coppia, quando questo accade, c’è bisogno di variare. Se, però, il porno online diventa un modo per sfuggire dalla realtà, per evitare i rapporti fisici reali o per colmare un senso di vuoto, allora è necessario intervenire: il rischio della pornodipendenza è concreto, e si tratta di una vera e propria malattia.

Come distinguere, allora, le situazioni patologiche dalla normalità? Gli esperti ritengono che il vero campanello d’allarme sta nel rifiuto del contatto fisico nel ‘mondo reale’: se un uomo ha difficoltà a relazionarsi con una donna, a provare piacere o a realizzare le sue fantasie, può ritrovare nel porno una sorta di ‘mondo parallelo’, distaccandosi progressivamente dai rapporti sociali, cosa che indubbiamente danneggia la vita di coppia. In questo caso, comunque, non bisogna giudicare il pornodipendente, quanto aiutarlo, anche con l’ausilio di un terapista, a riallacciare rapporti reali, con donne in carne ed ossa.