Storia e Tradizioni
L’ Umbria è un piccolo ma variegato cuore verde, terra a misura d’uomo dove ancora oggi sono vive le antiche tradizioni contadine che convivono con le sollecitazioni spirituali e culturali. Terra del misticismo francescano, l’Umbria è un museo a cielo aperto che conserva architetture medievali e mirabili affreschi rinascimentali, noti in tutto il mondo.
I suoi centri abitati , ai primi posti per il livello di qualità della vita, sorgono su quei rilievi scelti dagli Etruschi per la naturalità della loro posizione strategica e per l’eccezionale energia che da essi scaturisce. Il dominio dei Romani segnò il territorio con la Via Flaminia ancor oggi asse di comunicazione della regione. Nel Medioevo nacquero i borghi fortificati da imponenti torri ,come Corciano, paese a pochi minuti dal capoluogo.. Nell’età Comunale le città assumono quell’aspetto affascinante e unico ,adornato da esemplari opere come la Fontana Maggiore di Perugia .
L’Umbria associa a tutto ciò un raffinato servizio turistico rivolto ad una “elite” di viaggiatori disposti a perdersi in atmosfere del passato, fatte di cultura e poesia, ma anche predisposti al divertimento e al relax, grazie alle numerose manifestazioni che ivi si tengono durante l’anno ed a percorsi eno-gastronomici di tutto rispetto.
Una terra ricca di frutti
Vite e olivo danno un’impronta inconfondibile ai paesaggi collinari. Nelle millenarie pratiche agricole, le tecniche di coltivazione sono sempre state sostenute dalla costante attenzione al bello per unire utilità e armonia nella disposizione dei filari o nelle alberate: e sta in questo l’incanto della campagna umbra.
I diversi modi di coltivare queste piante fruttifere hanno ciascuno un significato e un’epoca. Oggi, buona parte degli oliveti e dei vigneti sono specializzati. I moderni sistemi di coltivazione puntano sulla crescita della qualità, ottenuta anche con la selezione dei tipi tradizionali. E questo spiega come, in un territorio piccolo come l’Umbria, ben undici vini siano DOC e due DOCG, con una costante affermazione della produzione regionale sui mercati italiani e internazionali, mentre la quasi totalità dell’olio d’oliva è extra vergine e si fregia della denominazione di origine protetta “Umbria” che comprende l’intero territorio regionale.
Visitiamo il territorio e le sue produzioni:
Il Vino ieri
Il vino è l’Etruria, quando si pensa all’ etrusco in atto di brindare si compie una sintesi per la quale non esistono confini tra il vino ed il mondo etrusco. Nel tempo della vendemmia una grande allegria coinvolgeva tutti. Cominciavano col tingersi le gambe di mosto. Poi giocavano all’otre unto. Si ponevano in mezzo al prato degli otri pieni di vino e unti con l’olio vecchio: i contadini vi dovevano ballare sopra tra le risate per le numerose cadute dei partecipanti che imperterriti continuavano.
Il Vino oggi
Tra tutti i vini umbri l’Orvieto è il vino “storico”: è prodotto con uve di Trebbiano, Grechetto, Drupeggio e da altre uve bianche dei colli dell’Orvietano. È di colore giallo paglierino e di profumo assai gradevole. A partire dagli anni ’30, ma più decisamente dagli anni ’60, la viticoltura umbra ha subito una profonda trasformazione. Il terreno coltivato a vite copre 16.503 ettari, la produzione annuale di vino è di 740.000 ettolitri, il 58% è bianco e il 43% è nero, il 30,5% è a DOC. Dal 1960 sono state riconosciute le seguenti Denominazioni di Origine Controllata: Torgiano, Orvieto, Rosso Orvietano, Colli del Trasimeno, Montefalco, Colli Alto Tiberini, Colli Perugini, Colli Martani e Colli Amerini, Lago di corbara e Assisi.
Due sono i vini a Denominazione di origina controllata e garantita (D.O.C.G.): Torgiano rosso Riserva e Montefalco Sagrantino, quest’ultimo nelle versioni secco e passito.
Vediamo quali sono le zone vinicole principali.
Al centro della regione si estende la zona di Perugia che è la più importante dal punto di vista vinicolo. E’ questa la zona dove nascono le due D.O.C.G. umbre: il Torgiano Rosso Riserva ed il Sagrantino di Montefalco. Entrambi prendono il nome dai paesi di origine. Il primo si ottiene dal vitigno San Giovese in una zona collinare estremamente circoscritta che beneficia di un clima particolare che favorisce la concentrazione di zucchero nell’uva. E’ di colore rosso rubino e profumo delicato e vinoso. Il secondo nasce dal vitigno autoctono Sagrantino di origini antichissime, probabilmente importato dalla Spagna. Ha un profumo caratteristico che ricorda quello delle more di rovo e colore rubino intenso tendente al granato.
Nella parte sud est della regione si sviluppa la zona di Terni. Questo è il luogo dove nasce il famoso “vino dei papi” di antica memoria: il vino di Orvieto, che prende il nome dalla cittadina omonima. E’ interessante notare come questo vino in origine fosse dolce: infatti le basse temperature delle caratteristiche cantine scavate nel tufo impedivano di fatto la completa fermentazione del mosto con conseguenti zuccheri residui. Questa zona costituisce anche l’ambiente perfetto per la coltivazione di vitigni internazionali come lo Chardonnay, il Sauvignon ed il Pinot Nero che qui danno il meglio di sé raggiungendo punte di eccellenza.
Assisi Anche questa zona (Assisi, Perugia e Spello) è favorevole alla produzione di vini rossi, rosati e bianchi. Conosciuti sono anche il Grechetto e il Novello.
Trasimeno La coltura della vite qui ha origini antichissime, grazie al clima lacustre e ai pendii collinari che favoriscono l’esposizione della vite ai raggi solari. Ottimi sono i rossi e i bianchi.
Colli Perugini In quest’area sono state scoperte testimonianze di viticoltura da parte degli Etruschi e dei Romani. La zona si estende poi a sud di Perugia verso la riva destra del fiume Tevere.