Storia e Tradizioni
L’attuale territorio della Lombardia fu popolato da tribù galliche prima di venire conquistato dagli Antichi Romani nel III secolo A.C. e diventare parte della Gallia Cisalpina. Come gran parte del resto d’Italia, in seguito fu teatro di numerose invasioni ed occupazioni da parte di tribù barbariche nordiche e orientali. Nel 569 D.C. la regione divenne il centro di potere del regno dei Lombardi,
un’antica popolazione di ceppo germanico dai quali deriva il nome attuale della regione.
Divenne poi parte dell’impero di Carlomagno nel 774 e, dopo un periodo di enormi difficoltà, varie guerre ed altre invasioni, il sistema di potere passò gradualmente dal feudalesimo a quello dei liberi comuni. Iniziò così un periodo di crescita economica stimolato in buona parte dal fiume Po’ che a quei tempi rappresentava un’importante via di comunicazione e commercio fra l’Europa e il Mediterraneo.
Dopo altri secoli di lotte e cambi di leadership, dal 1815 al 1859 la regione divenne parte del regno Lombardo-Veneto sotto la dominazione Austriaca e, finalmente, alla fine della Guerra di redenzione divenne parte del Regno d’Italia.
Oggi la Lombardia è considerata la capitale industriale e commerciale del paese. Ciò nonostante, lo spirito artigiano e indipendente dei Lombardi, così integrato nella cultura e mentalità locali, ha fatto si che venissero preservate forme d’artigianato e mestieri tradizionali che sarebbero certamente scomparsi se fossero stati valutati esclusivamente da un punto di vista economico. Inoltre, negli ultimi decenni del secolo scorso si è assistito alla rinascita e rivalutazione delle abilità e dei prodotti artigianali, specialmente nei centri più grandi.
Le numerose feste tradizionali che vengono celebrate in gran quantità e con grande seguito popolare in tutta la regione, rifiutano la diffusa credenza che la conservazione del folclore e dei valori tradizionali siano strettamente legati all’assenza di sviluppo economico e sintomatici di stagnazione e immobilità socio-culturale.
I Vini
Nonostante la Lombardia non conti sull’abbondanza e qualità di vini delle regioni confinanti quali il Piemonte, il Veneto e il Trentino, la produzione locale è comunque rispettabile e conta su alcuni vini di fama extranazionale. Di fatto, le zone agricole lombarde sono per la maggior parte destinate alla produzione di colture foraggiere piuttosto che alla viticoltura. Questo detto però, va notato che esiste una produzione di vini degni di nota centrati specialmente attorno a sei zone principali.
L’Oltrepò Pavese, un’area che corrisponde in linea di massima al territorio della provincia di Pavia, ha una lunga tradizione enologica nonostante solo recentemente i vini locali abbiano acquisito un meritato riconoscimento anche all’estero. Tradizionalmente i vini prodotti in questa zona venivano venduti principalmente nelle osterie lungo le rive dei fiumi Pò e Ticino a prezzi accessibili per le popolazioni locali. Per lungo tempo questo fatto ha generato l’impressione che la qualità fosse inferiore rispetto ai vini prodotti nelle regioni limitrofe.
Nella zona del Valtellina DOC, centrata attorno alla provincia di Sondrio, si producono vini di rispetto fatti in gran parte con uva Nebbiolo del Piemonte, un nobile vitigno conosciuto in Lombardia col nome di Chiavannesca, Particolarmente apprezzati sono i vini a denominazione Valtellina Superiore, i quali vengono in genere differenziati tra di loro dall’area nella quale vengono coltivati i vigneti.
La terza zona di maggior produzione è quella del Franciacorta DOC in provincia di Brescia. Qui si producono nobili vini neri, bianchi e Spumanti eccezionali. Fra le circa circa 70 cantine vinicole all’interno della zona DOC se ne contano alcune rinomate a livello extra-nazionale, quali “Ca’ del Bosco” e “Berlucchi”. Secondo alcuni critici,quest’ultimo produce il miglior Spumante italiano. Cellatica e Botticino sono altre due zone DOC locate nelle vicinanze di Brescia e, da non dimenticare c’è il Trebbiano di Lugana, che viene prodotto sulle rive bresciane del Lago di Garda.
Altre tre zone DOC producono vini rispettabili quali il Valcalepio nella provincia di Bergamo, il Lambrusco Mantovano, nei dintorni di Mantova vicino al confine con l’Emilia e la minuscola zona di San Colombano al Lambro in provincia di Milano.