Toscana

Storia e Tradizioni

La Toscana è forse la regione italiana dove la cultura del vino vanta le più antiche tradizioni.

Il vino toscano parla un linguaggio nobile ed antico, dove semplici agricoltori e famiglie blasonate da secoli si sono dedicati alla coltivazione della vite.

Sono stati gli Etruschi, a partire dal VIII secolo avanti Cristo, i primi a coltivare la vite in questa regione. Essi utilizzavano come tutori della vite gli alberi vivi: ancora oggi in alcune zone della Toscana si possono scorgere tracce di questa forma aerea di allevamento. È comunque con l’Impero Romano che i vini Toscani iniziano ad acquisire quella fama che non li abbandonerà nei secoli successivi. Oggi i vini toscani sono conosciuti ed apprezzati in tutto il mondo, così come il territorio che li produce.

Il paesaggio regionale si è modellato nel tempo in funzione della vite assumendo caratteristiche di straordinaria ed affascinante bellezza. Terra dai dolci colli, dai panorami luminosi, dai colori che sfumano dall’ocra senese al verde e agli azzurri maremmani. Un paesaggio viticolo movimentato che abbraccia un’ampia fascia con rilievi irregolarmente disposti fra l’Appennino e le pianure costiere. Una morfologia variegata che va dalle zone agganciate alle Alpi Apuane, prevalentemente costituite da calcari e argille, alle colline del Chianti d’origine più recente e composte di marne argillose, arenarie e argille. Le Colline Metallifere e, più a sud, il Monte Amiata presentano un terreno dalla superficie fluviale derivata, in gran parte, dallo sfaldamento di rocce vulcaniche, arenarie, argille e tufi. La Toscana è la regione italiana che ha saputo meglio coniugare il turismo con l’enologia, merito anche della bellezza dei suoi paesaggi.

Il Territorio:

Partiamo dalla zona del Chianti, che dà alla luce il vino omonimo, forse il vino italiano più conosciuto nel mondo. Il nome Chianti viene citato per la prima volta verso la fine del XIV secolo, ma il vino così come lo conosciamo oggi, a base di Sangiovese arricchito con Canaiolo e Trebbiano, fu codificato nel XIX secolo dal Barone Ricasoli. Originalmente la zona del Chianti si estendeva tra Firenze e Siena, ma già nel 1726 un bando del Granducato di Toscana allargava la zona di produzione alle terre limitrofe, decisione ratificata nel 1932 da un decreto del re d’Italia che però al contempo definiva la zona del Chianti Classico come quella originaria.

Oggigiorno esistono sette sottodenominazioni che corrispondono ad altrettante zone geografiche: Chianti Classico, Chianti Colli Fiorentini, Chianti Rufina, Chianti Montalbano, Chianti Colline Pisane, Chianti Colli Senesi e Chianti Colli Aretini. Ogni Chianti, pur avendo la propria personalità, mantiene delle caratteristiche comuni che lo contraddistingue da altri vini: il bel colore rubino ed il caratteristico profumo vinoso con sentori di mammola.

Intorno al borgo medioevale di Montalcino si sviluppa la zona di produzione, o meglio, il santuario, di un vino che è diventato un mito: il Brunello di Montalcino. Ottenuto dal vitigno Sangiovese, che localmente viene detto Brunello, rappresenta la punta qualitativa della produzione locale. La eccezionalità di questo vino è dovuta in gran parte alle favorevoli condizioni climatiche e al terreno. Ma un grosso contributo viene anche dal sapiente lavoro di cantina, che prevede una lunga maturazione in botti di legno pregiato, le cui tecniche si tramandano di generazione in generazione. Il Brunello di Montalcino è diventato in questi ultimi anni sinonimo di qualità esclusiva, una sorta di ambasciatore italiano nel mondo della nostra realtà enologica.

Poco lontano da Montalcino, verso est, troviamo il borgo di origine etrusca, ma di aspetto rinascimentale, di Montepulciano: questa è la zona dove ha origine il Vino Nobile di Montepulciano, un’altra delle perle enologiche della regione, ottenuto sempre dal vitigno Sangiovese, ma con l’aggiunta sapiente del Canaiolo Nero e di altri vitigni selezionati.

A nord ovest di Siena sorge una delle più belle cittadine italiane: San Gimignano. Situata sulla via dei pellegrini che si recavano a Roma, ha mantenuto la sua fisionomia medioevale. Caratteristica che rende unico questo borgo sono le numerose case-torri, simbolo della ricchezza degli abitanti: delle 72 originali, 15 sono giunte a noi intatte. La zona che si estende intorno a San Gimignano dà i natali al primo vino italiano che ha ottenuto la D.O.C. e, al contempo, l’unico vino bianco toscano a fregiarsi del massimo riconoscimento della D.O.C.G.: la Vernaccia di San Gimignano. Apprezzato nei secoli da papi e principi è ottenuto dal vitigno autoctono omonimo.

Infine, spostandoci verso sud ovest, troviamo la piccola ma estremamente qualificata zona di Bolgheri che prende nome dal borgo tanto caro al poeta Carducci. E’ questa una zona dove trova la sua massima espressione un vitigno di origine francese, il Cabernet Sauvignon, che dà origine a rossi di grande pregio